Pezzi di vita

Oggi è il 10 Agosto… compleanno di Angelo
Chiara mi ha invitata a pranzo con loro, per festeggiare.
Devo dire la verità… non ne avevo nessuna voglia
Un po’ per il solito discorso con Chiara, che ho già fatto…
un po’ per Angelo.. mi mette sempre un po’ a disagio vederlo com’è diventato…
Ne ho mai parlato qui? non riesco a ricordarmi..
Ho mai parlato di una persona come lui, meno di 50 anni, molto colto, laureato, collaborazioni per testi universitari, enciclopedie.. partecipazioni in grosse agenzie pubblicitarie di Milano..
Economicamente più che tranquillo, la moglie affermata accompagnatrice turistica, molto richiesta, il figlio di 9 anni.. sereno, bravo a scuola…
Periodicamente vacanze in Hotel a 5 stelle in mezzo mondo, viaggi frequenti negli USA, vita agiata..
una persona di cui, vedendo da fuori, puoi commentare: “si può levare tutte le voglie che vuole”
Perchè una persona così, una mattina di aprile, entra nella stazione della Metro, come tutte le mattine, per andare al lavoro..
e si butta sotto al treno in arrivo…
Io non l’ho mai capito, nessuno l’ha mai capito…
E l’ironia della sorte vuole che questa persona non muoia… ma resti paralizzato dal collo in giù, potendo solo parzialmente muovere avambracci e mani….
Angelo, il marito di mia cugina Chiara…
A 3 anni e mezzo di distanza (è successo il 3 aprile 2009) Angelo sta in una struttura in cui è (teoricamente) seguito dal punto di vista medico e riabilitativo.
Oggi era il suo 52° compleanno.. era tutto contento e impacciato, sulla sedia a rotelle elettrica nuova…
E col suo amico Max, anche lui “ospite” della struttura, anche lui su una sedia ormai da 25 anni, lo prendevamo ironicamente in giro pensando alle gare nei corridoi e alle manovre azzardate, dicendo di mettere l’impostazione “lepre” sulla sedia, invece che quella “tartaruga”…
Chiara ha riunito alcuni amici, vecchi amici di Pordenone che sono venuti a Milano apposta per l’occasione…
Amici che conoscevo anch’io e che non vedevo da moltissimi anni… da quando è morto Armando (1980)
Devo dire che è stato bello… al ritorno a casa ripensavo a quel periodo e a quelle persone allora e ora…
Molte cose ritornano a frammenti… Chiara stava a casa mia quando c’è stato l’incidente…
i loro amici, dopo il funerale, la hanno riaccompagnata a Padova e sono rimasti una sera lì da me, in una sorta di serata di ricordi amari, per un ultimo saluto, tutti insieme, all’amico che non c’era più..
Siamo tutti cambiati… siamo patetici 50enni con la voglia di tornare indietro e forse cambiare molte cose…
Siamo tutti gli stessi ragazzi, dentro di noi, ma con in più rughe, capelli bianchi e gufi sulla schiena…
Mi resta un senso di tristezza, dopo questa giornata che si è rivelata diversa dal previsto…
sicuramente migliore…
Grazie Chiara 🙂