Diario

Lunedì.. inizia la terza settimana senza lavoro.

Dire che quando lavoravo ero stanca è un eufemismo… dire che sono stanca di stare a fare niente è altrettanto un eufemismo.
Se ero mentalmente stanca, con la prospettiva che le cose peggiorassero, dal punto di vista di impegno nel lavoro, adesso lo sono con le previsioni più nere possibili..
Ma quando imparerò a non lamentarmi di quello che ho…
verissimo il proverbio “attento a quello che chiedi, potresti ottenerlo…”
Volevo fare vacanza? Et voila.. ci sono..
Stamattina sono tornata in azienda, non so bene cosa pensassi di ottenere, razionalmente nè più nè meno di quello che ho ottenuto.. un “arrivederci e grazie, è stato un piacere”… ma sono un po’ delusa… e un po’ più scoraggiata
Ecare è ormai un posto che posso archiviare nel passato.
E’ stato comunque carino rivedere i vecchi colleghi, questo è il caso preciso in cui vedi chi ti ricorda con simpatia e chi invece ti salutava solo perchè stavi nella corsia a fianco.. e adesso fa finta di non vederti..
E’ stato bello rivedere Franco, il vecchio custode, sempre presente, l’anima di Ecare.. facile alla commozione, stava per fare una lacrimuccia quando ci siamo salutati..
Lui vede gente passare tutti i giorni, andare e poi sparire, con l’avvicendarsi dei dipendenti.. è bello vedere che ho lasciato un bel ricordo in lui..
E si va avanti… sto vivendo questi giorni a fasi alterne.. a volte sono ottimista, mi dico che ho già passato periodi così e poi tutto si è risolto… altre mi sento alla fine del viaggio, come se non ci fossero altre prospettive.. altre sono apatica, sfiduciata… aspetto..
Cerco di darmi un po’ di carica, di pensare positivo.. mi sgrido da sola per come reagisco.. ma mi rendo conto anche che a volte faccio prediche a un muro.. è un muro che conosco, che so quanto è difficile da abbattere… e mi ritrovo nel circolo vizioso della mia vecchia amica depressione…
Come ti conosco bene, amica mia.
Come so bene quanto brava sei a demolire tutte le speranze e a lasciarmi lì, senza fiato e senza la forza di cercarlo…
Sono arrivata al punto di pensare di arrendermi… non ancora, non subito… ma ho preso in considerazione la cosa.
Arrendermi e.. “tornare a casa” come dice mia madre.. e ammettere una volta per tutte la sconfitta.
No !
Non ancora…
E’ giugno, fuori c’è il sole… perchè ho freddo?

Lunedì 14 giugno.. ore 20.12
ho scritto questo post oggi pomeriggio poco prima delle 15.00
Una decina di minuti dopo ho ricevuto una telefonata da un’agenzia per un colloquio domani.
Vada come vada.. spero bene, ovviamente.. ma qualcosa si muove.. non è ancora il momento di arrendersi, vedi?
Sai, pensavo… domani dopo il colloquio sai che faccio?
Torno in quella chiesa, quella dove già sono andata l’altra volta… la chiesa dell’arcobaleno..
lo so che forse è da stupidi, sicuramente anche da opportunista, ricordarmelo solo quando mi fa comodo.. 
ma un grazie devo andarlo a dire..