pensieri.. come sempre

dovrei chiamarle seghe mentali probabilmente
ma che novità è… sono io, per cui sono così
stamattina pensavo (ma guarda un po’).. ma porca miseria quando è così mi fa quasi rabbia non poter riversare i pensieri in qualcosa dove restano, dove non spariscono sovrascritti da altri e poi altri e poi altri ancora..
e riporca miseria, tutta la nostra tecnologia e ancora non hanno inventato qualcosa che faccia questo?
voglio fermare i miei pensieri, voglio un hard disk mentale dove poter tornare indietro e cercare e soprattutto trovare..
ritrovare le frasi, le sensazioni, i suoni silenziosi della mia mente
mi sembrano così belli nel momento in cui appaiono.. ma poi scompaiono come ombre nell’attimo in cui cambia la luce, come panorami dopo la curva, come film veloci che corrono e fanno passare una vita in 1 ora…
vorrei fermare l’attimo… ma in effetti vorrei fermare anche il minuto, l’ora, il giorno… vorrei fermare il tempo !
ho il sospetto di non essere l’unica né la prima a volerlo…
allora… che pensieri erano?
erano sul concetto di volere bene … e sul significato di volere bene
pensavo come si può dire ti voglio bene e poi ingannare e prendere in giro la persona a cui lo dici…
pensavo ad Antonella e alla pseudo discussione di ieri sera..
la cosa che mi ha fatto più male è stato che ha scritto in chat “ti voglio bene Luisa”…
mentre sono anni che inganna e prende in giro tutti ma sempre pretendendo rispetto e fiducia
e mostrandosi addolorata e ferita nel momento in cui vede che non ha né l’uno né l’altra..
E pensavo… quanto facile è dire “ti voglio bene”.. e quanto è facile dire “ti amo”…
il collegamento mi viene istintivo..
e da una stupidaggine detta da una persona a cui ho permesso di ferirmi ma che merita rispetto zero… da quella mi sono tornate in mente tutte le parole, quelle facili da dire .. quelle che fanno male davvero
perché quando sono dette da qualcuno di cui invece ti importa davvero… beh sono acido che corrode e scava dentro di te e anche con i mesi e gli anni che passano continuano a tenere aperta la piaga..
Parlo per sottintesi, lo so
parlo come se chi legge qui poi capisse quello che sta dietro le parole, cosa che difficilmente sarà
parlo come se tu leggessi qui e capissi che sto parlando di te…
ma forse, e dico forse, leggerai qui quando sarò morta e sepolta (o magari arrostita e incenerita…)
cosa ti sto lasciando con queste mie parole?
tutto quello che non ti ho detto e non ti dirò da viva…
è la mia eredità, è il risultato della somma delle piccole cose che si sono accumulate nel tempo…
ognuno avrà quello che si è guadagnato
ecco, altri pensieri che si sovrappongono…
da un po’ di tempo sto cercando di sistemare le mie cose
forse l’ho già scritto, da qualche parte… boh…
chissenefrega, vorrà dire che mi ripeto, anche questa non è una novità 🙂
dicevo… penso a quello che ho e dove andrà a finire quando non ci sarò più
il pc è già assegnato a Marco
i miei libri… ecco a quelli ci tengo ma chi può apprezzare di averli?
Leo forse… anche se credo che sarebbe più un dispetto che un regalo.. porella, dove se li mette?
i dischi voglio che li tenga Vale.. sono la mia storia ed è in un certo senso come dargli una parte di me che non ha mai conosciuto perché è esistita prima che lui nascesse..
beh ci penserò… magari in un post che intitolerò “testamento”
prima o poi lo scriverò…
umore tendente al nero stamattina….